Ritorno del rimosso

L’attenzione di Francesca si focalizza da sempre sui dettagli degli oggetti e/o dei corpi che la circondano e con cui interagisce nella sua quotidianità. I soggetti sono colti in modo molto ravvicinato, a voler creare una relazione personale con essi.Sente la necessità di dare vita a “macro - mondi” a partire da “micro - mondi” reali conosciuti da tutti, ma da pochi osservati nella loro possibilità espressiva. Partendo dunque da soggetti noti li trasforma rendendoli visibili come se fossero posti sotto un microscopio. La forte vicinanza al soggetto impedisce la lettura di esso nella sua interezza e invita a una sua nuova interpretazione. I progetti presenti in mostra “Non è ciò che appare” e “Untitled (Animals)” sono frutto di questa sua costante indagine espressiva. Il risultato del lavoro di Francesca è la decontestualizzazione dei soggetti ritratti, resi totalmente irriconoscibili, ma caricati di nuova carica linguistica; proprio questo tratto della sua poetica la lega a Giulia. Giulia presenta il progetto M42 05h 35m 17,3s -05° 23’ 28’’ che racconta di un viaggio in un tempo infinito, sospeso, immobile, in cui vengono tracciate geografie celesti inedite di spazi imperscrutabili, ma eco di un’antica memoria. La Nebulosa di Orione è una delle nebulose più brillanti del cielo notturno. L’intera area occupata dalla nebulosa include nubi interstellari, associazioni stellari, volumi di gas ionizzato e nebulose a riflessione.I soggetti sono fotografati al fine di definire un inventario di assonanze cosmiche, in una nuova tassonomia senza spazio e senza tempo, in cui l’oggetto perde di significato esso stesso, ma ne acquisisce altri all’interno del nuovo contesto messo in scena.