Edwin A.Abbott, Giuseppe Buffoli, Joykix, Francesco Fossati, Camilla Marinoni, Saba Najafi, Diego Randazzo, Eva Reguzzoni, Danilo Vuolo
Edwin A.Abbott, Giuseppe Buffoli, Joykix, Francesco Fossati, Camilla Marinoni, Saba Najafi, Diego Randazzo, Eva Reguzzoni, Danilo Vuolo
a cura diRossella Moratto
Thoughtlandia uno spazio ospitante e ospitale che dà ai territori divergenti e laterali della creatività e dell’immaginazione, dell’ozio e del gioco. Una mostra ipotetica e possibile fatta di pensieri, progetti, semilavorati, variazioni, azioni e intenzioni.
Un QR Code è all’apparenza solo un crittogramma grafico bidimensionale, un disegno composto di moduli bianchi e neri. Ma grazie alla tecnologia diventa molto di più: un dispositivo che apre a un’altra dimensione, uno “stargate”, una soglia che ci permette di accedere a un altro spazio e a un altro tempo altrimenti inaccessibili. Durante il lockdown lo studio è stato per un certo tempo impraticabile. Impossibile abitarlo, lavorare insieme, allestire un’esposizione. Abbiamo così immaginato una mostra possibile, riflettendo su questa condizione di preclusione e sulle esperienze e azioni che avremmo potuto e voluto condividere. Nasce così questo progetto, che abbiamo voluto mantenere nella configurazione originaria e ipotetica, così come l’abbiamo pensata in quei giorni, come occasione in cui presentare non delle opere compiute concettualmente e reciprocamente connesse ma pensieri, progetti, semilavorati, variazioni, azioni e intenzioni che non avremmo potuto mostrare in altro modo. Abbiamo così avuto l’opportunità di esplorare individualmente e collettivamente il lavoro di ognuno in modo diverso, senza limiti, raccontando aspetti poco noti, idee solo abbozzate, gesti che non avrebbero trovato altra collocazione. Il QR Code è diventato lo spunto della nostra discussione e spazio ospitante e ospitale: superare la soglia della bidimensionalità per accedere con un salto quantico alla dimensione illimitata del pensiero è la migliore metafora della pratica artistica che dà accesso ai territori divergenti e laterali della creatività e dell’immaginazione che non hanno legittimità nella routine di ogni giorno e in quelli – perché no?– dell’ozio e del gioco. Il titolo Thoughtlandia è una citazione e un omaggio a Edwin A. Abbot, ospite proveniente da un altro luogo e un'altra epoca che con il suo romanzo Flatlandia, racconto fantastico a più dimensioni, ci ha ispirato e che dal lontano 1884 ha condiviso – nelle vesti del protagonista, un quadrato abitante di un mondo a due dimensioni che scopre la terza e la quarta – la nostra esperienza.
Tra Luce e Materia
Aether & Hemera Studio
via Gioacchino Murat, 84 - Studio 21
Inaugurazione nuovi studi condivisi
Armenia Studio
via Filippo Baldinucci, 60
Segno-Impressioni Milanesi
Farini 36
via Carlo Farini, 36
La crémaillère
Jussi's
via George Sand, 12(entrata via Rutilio Rufo, 9)
Attesa ad un filo
Laboratorio VI.P.
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Flowers by the window (II part) Abracadabra
Studio di Giorgio Bulzi
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Thoughtlandia
Studio Pepe 36
via Guglielmo Pepe, 36
Sagra dell'Arte Bruzzano
Subseri La Stamperia Sotterranea
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Viafarini
Due sedi: VIR Viafarini-in-residence, via Carlo Farini 35 - secondo cortile a destra e Archivio Viafarini, Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 - edificio Messina, scala A, primo piano