Aether & Hemera, Andrea Como, Marta Longa, Michela Zanini
Aether & Hemera, Andrea Como, Marta Longa, Michela Zanini
Sono posti in dialogo i lavori di artisti differenti per età e modalità espressivo-formali, accomunati però dalla volontà di indagare il rapporto che l’elemento luce intrattiene con la materia.
La ricerca di questi artisti li porta a riflettere sulle antinomie luce-ombra, pieno-vuoto, presenza-assenza, per creare opere che interagiscono con lo spazio circostante.
Le opere presentate sono un incontro tra spazio e luce, tra espressione materica e immaterialità delle ombre proiettate. Il colore estende le stanze dello studio, verso l’esterno e lo spazio diventa un fluido di tinte in divenire dove i visitatori possono immergersi.
L’opera Colori Fluidi di Aether & Hemera combina tecnologie luminose, software art, ambienti fisici e virtuali per creare un’esperienza immersiva ed emozionale. Una scultura di tubi led invade l’atmosfera di ritmo e colore, secondo le logiche dettate da un algoritmo interattivo. I visitatori e le superfici illuminate diventano, così, parte dell’installazione raggiungendo una sintesi in cui colore, movimento, percezione umana e spazio convergono.
Nell’opera Griglia di Andrea Como il reticolo geometrico prende forma mediante una serie di candele cilindriche, le cui totalità cromatiche rimandano alla virtualità e alla modellazione digitale. Oltre ad essere forma archetipica in grado di sviluppare nuove configurazioni, la griglia è anche presente nei software di pro-gettazione ponendosi come spazio infinito che ci permette di elaborare differenti modelli. I presenti alla mostra sono invitati ad accendere le candele al fine di modificarne la conformazione iniziale e generare così un disegno imprevedibile.
Io abito, di Marta Longa, è un telaio su cui viene intrecciato ripetutamente un filo di nylon, l'azione della tessitura è espressione sincronica di spazio e tempo. L'opera nasce da una domanda: è il tempo o è lo spazio a ricordarci? Lo spazio c'è ma esserci presuppone un tempo. Il tempo si muove ma è uno spazio in cui esserci.
L’opera Frangisole, di Michela Zanini, nasce nel 2019 come intervento temporaneo presso il Parco Isola Borromeo di Cassano d’Adda (MI). In occasione di Walk-In Studio festival l’opera viene riproposta all’esterno di un complesso edilizio in cui convivono diverse realtà artistiche, artigianali e aziendali. Tramite un varco si accede all’interno di un grande cubo frattale di legno dove è possibile osservare i giochi luminosi generati dalla luce che filtra dalle fessure delle pareti, insinuandosi negli interstizi tra le migliaia di piccoli cubi che compongono la struttura. Qui, la luce naturale durante il giorno e artificiale la notte, viene spezzettata, sminuzzata, frantumata.
Gli altri giorni del festival lo studio riceve su appuntamento.
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Aether & Hemera Studio è stato fondato in Inghilterra nel 2008 da Gloria Ronchi e Claudio Benghi, con lo scopo di produrre opere che indagano l’intersezione tra installazione d’arte, interaction design e media architecture. Nel 2019, gli artisti sono tornati a Milano, trasferendo il loro studio nella loro città natale. Gloria Ronchi (Milano, 1975) si è laureata in ingegneria al Politecnico di Milano (1999) e successivamente ha conseguito un Master in Lighting Design presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (2004). Claudio Benghi (Sesto San Giovanni, 1971) si è laureato in architettura al Politecnico di Milano (2000) dove successivamente ha conseguito il suo PhD (2007). Lo Studio è impegnato in progetti interdisciplinari che combinano arte visiva, digitale ed interattiva.
Andrea Como (Torino, 1995) vive e lavora a Borgaro Torinese (TO). Nel 2018 si è laureato in Architettura al Politecnico di Torino e in seguito si è iscritto al Biennio Specialistico di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. La sua ricerca verte nell’ambito della spazialità. É interessato alla processualità della creazione artistica e ai rapporti tra la progettualità e l’esperienza tangibile.
Marta Longa (Erba, 1995) vive e lavora tra Erba e Milano. Si è diplomata in scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera dove ora frequenta il biennio specialistico. I suoi lavori si caratterizzano per l’uso di materiali naturali come pietre e marmi portando avanti una poetica che si interroga sul tempo in cui siamo immersi. Il suo fare artistico punta ad aprire verso nuovi “Possibili”, è un linguaggio che cerca di proiettare lo spettatore più in là di ciò che meramente vede, non nel tentativo di definire qualcosa di oltre ma cercando in ciò quella tensione che ci spinge avanti, dentro le cose, verso il “Possibile”.
Michela Zanini (Lodi, 1996) vive e lavora a Crespiatica (LO). Nel 2018 si diploma in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, dove attualmente sta terminando il biennio specialistico. Nella sua ricerca i materiali scultorei tradizionali, come marmo e legno, entrano in relazione con l’universo scientifico-matematico dando vita a forme che parlano di crescita e proliferazione, microcosmo e macrocosmo.
Tra Luce e Materia
Aether & Hemera Studio
via Gioacchino Murat, 84 - Studio 21
Inaugurazione nuovi studi condivisi
Armenia Studio
via Filippo Baldinucci, 60
Segno-Impressioni Milanesi
Farini 36
via Carlo Farini, 36
La crémaillère
Jussi's
via George Sand, 12(entrata via Rutilio Rufo, 9)
Attesa ad un filo
Laboratorio VI.P.
via Luigi Federico Menabrea, 6
Flowers by the window (II part) Abracadabra
Studio di Giorgio Bulzi
via Francesco Londonio, 22
Thoughtlandia
Studio Pepe 36
via Guglielmo Pepe, 36
Sagra dell'Arte Bruzzano
Subseri La Stamperia Sotterranea
via del Volga, 4
VIR Open Studio
Viafarini
Due sedi: VIR Viafarini-in-residence, via Carlo Farini 35 - secondo cortile a destra e Archivio Viafarini, Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 - edificio Messina, scala A, primo piano