Messaggio da un lontano passato

di Laura Pfaiffer

DarkHawaii

Mercoledì 21 ottobre 2020

Zone: 5 - Vigentino, Chiaravalle, Gratosoglio

Oumuamua in lingua hawaiana significa “messaggero da un lontano passato”, e dal 2017 è il nome del primo asteroide interstellare conosciuto. Un oggetto alieno, dalla traiettoria incompatibile con quella del nostro sistema solare e che ha messo in discussione le convinzioni degli scienziati. Quando le convinzioni vengono scosse diventa possibile viaggiare nel tempo ed essere testimoni delle rovine di quello che chiamavamo tecnologia, oppure, come archeologi di un futuro che non conosciamo, rovistare in una cripta oscura tra oggetti di un passato che non abbiamo conosciuto. 

Quale sia la prospettiva di chi scende nel buio di Dark Hawai vedrà i suoi passi accompagnati da quello che sembra un canto di preghiera, e vedrà dal buio comparire forme che evocano un senso di sacro e di rovina: su un basamento triangolare la luce emessa da uno schermo ferisce gli occhi e mostra un drago, un’aquila spicca il volo tra leggeri teli di plastica, appaiono pitture rupestri fluttuanti e funghi luminescenti, forme marine vengono rischiarate dal rumore e ancora, troneggiano idoli dalla morfologia indefinita, possono essere osservati documenti indecifrabili e ammirate incisioni che appaiono e scompaiono. E quando gli occhi si sono abituati alla penombra un segno per terra ti indica la via del ritorno, sei di nuovo nel presente, a fare i conti con qualcosa che hai appena sfiorato.

Capita a volte, invece, che l’asteroide entrando nell’atmosfera perda una lettera, si trasformi, ora è Omuamua, uno spazio di lavoro che di lettere ne contiene molte altre: Bianca Millan, Valentina Maggi Summo, Luca Pozzi, Mirko Canesi, Lorenzo D’Alba, Gianluca Arienti, Camilla Rocchi, Emanuele Resce, Emanuele Caprioli, Matilde Sambo, Alessandro Simonini e Bepart; altre volte, invece, i futuri si sovrappongono mettendo tutto in discussione. Ancora.