Il piccolo atelier diventa per le artiste il luogo per giocare a Nomi – Cose – Città, non servendosi di carta e penna, ma di tele dipinte, disegni e sculture.
In occasione di Walk In Studio, le pareti della casa/studio di Matteo Cremonesi diventano le pagine di un diario, sulle quali Federica Zotti e Giada Pignotti si raccontano.
Nell’era del digitale, siamo ormai abituati ad avere a disposizione milioni di immagini che scorrono in un flusso continuo sugli schermi, riempiono i database, invadono la nostra mente senza rendercene conto. Questa realtà rappresenta una sfida per chi ha conservato la passione per l’analogico, disegnatori e pittori che credono ancora nella poetica della manualità.