Letizia Scarpello, Daniela Romanò
Letizia Scarpello, Daniela Romanò
Incontro e confronto fra due percorsi. L'insegnate di yoga Daniela Romanò discute e illustra l'importanza della preparazione psico-fisica alla base del processo creativo, nel contesto di un allestimento di lavori a tema realizzati da Letizia Scarpello.
Al momento sto facendo ricerca sull’idea di training nell’arte intesa come preparazione alla messa in opera. Quando un’opera d’arte inizia e finisce? La mia riflessione ragiona sulla poesia del momento in cui l’artista si mette in pratica, la sacralità di un’attitudine fondata che, nello studio e nel processo produttivo, può rendere la preparazione al lavoro più importante del suo compiersi. La realizzazione può essere intesa come opera d’arte? L’esteriorizzazione e la spettacolarizzazione di una pratica possono essere narrate senza perdere di autenticità? Partendo dallo studio del teatro, da cui il mio percorso professionale si evolve, la mia riflessione prende come spunto le teorie sviluppate da artisti e intellettuali nel campo performativo come Antonin Artaud, Jerzy Grotowsky, Eugenio Barba, Kostantin Stanivslavskiy etc. Questi hanno riflettuto più di ogni altro nella storia dell’arte sull’importanza di una dedizione totale al lavoro ai fini della sua riuscita.
Ho sempre lavorato ragionando sull’idea di movimento e relazione fra polarità: pubblico/opera, opera/spazio, spazio/pubblico, pubblico/artista, artista/opera. Tutto ciò includendo performatività alle mie realizzazioni, grazie anche allo studio di danza classica e contemporanea che ho praticato per più di 10 anni, oltre a corsi di Hatha e Sivananda yoga che tutt’ora pratico. A tale proposito, in virtù dell’idea alla base delle mie ultime ricerche, ho pensato di invitare in studio una cara amica, insegnante riconosciuta e praticante di yoga nelle foreste di Puerto Viejo (Costa Rica) da anni, a discutere ed illustrare al pubblico l’arte della dedizione psico-fisica. I miei lavori saranno allestiti nello stesso spazio a creare confronto e fusione fra i nostri percorsi.
Il focus principale sta nell’attenzione al processo di training, a ciò che viene prima del prodotto finale; la lavorazione, la preparazione. Lo Ying Yoga, di fatto, si basa su processi meditativi ispirati al pensiero taoista di “yin e yang”, di equilibrio tra luce e oscurità.