AVANTI L’AURORA è una nuova fanzine, che nel suo numero 0 raccoglie alcuni dei progetti realizzati negli ultimi anni da artisti in dialogo con il territorio di via Padova a Milano. Per realizzare questo primo numero, in una piccola redazione abbiamo sperimentato un laboratorio mobile e partecipato nel quartiere. Abbiamo posto alla base del lavoro il quinto canto dell’Odissea, cercando in esso parole che ci ancorassero all’intima fisicità del corpo e del territorio.
Abbiamo condiviso queste parole con i nostri vicini di Via Padova, e quello che ne è tornato indietro è diventato il filo drammaturgico da cui costruire una narrazione visiva complessiva dei progetti ospitati. Il nostro vuole essere il tentativo di decolonizzare uno spazio, seppur simbolico, dentro a un piccolo territorio, attraverso la creazione di nuovi immaginari: vogliamo ricercare una visione multi-prospettica in cui le sovrapposizioni tra memorie, paesaggio reale e simbolico lo ridefiniscono sovvertendo i suoi principi di identità. Vogliamo contribuire a stimolare nuove rappresentazioni del territorio e delle comunità, immaginare un futuro dove l’approccio non sia solo esclusivo o inclusivo ma sincretico verso i suoi segni e visioni, e dove le culture si evolvono in una reciproca contaminazione.
È questo nuovo paesaggio il luogo a cui vogliamo appartenere e in cui vogliamo prendere posizione.
…e l’aurora ci rimanda a quello stupore e a quell’apertura verso un nuovo giorno, al futuro che ci appartiene.
Questo primo numero porta con sé l’idea di salvaguardare e costruire un patrimonio comune di progetti, riflessioni, opere che sono nate in questo territorio per leggerlo, tradurlo ma soprattutto aprirlo simbolicamente a infinite nuove connessioni. Vogliamo aprire un archivio vivo, che nella sua etimologia è già spazio pubblico. Negli anni numerosissime sono state le ricerche, le visioni di artisti, progettisti, urbanisti, sociologi, linguisti… che si sono confrontati con le trasformazioni avvenute nel quartiere, sempre più multietnico, dove convivono oggi più di 50 comunità straniere differenti. Un archivio che sia spazio di cura, vicinanza, collegamento e che rispecchi il futuro che vogliamo, valorizzando un patrimonio per cui il "capitale culturale" portato dai nuovi residenti diventi sostegno al riconoscimento di una più ampia idea di appartenenza.
Avanti l’aurora!