Della forza della fragilità

Veronique Pozzi Painè lavora prevalentemente tra Milano e Berlino. La sua ricerca artistica si focalizza sulle contraddizioni e sulla disarmonia del contemporaneo, l’imprevedibilità, l’impermanenza e le situazioni borderline. Artista poliedrica, volutamente rifugge a classificazioni e ci invita a esplorare un mondo dove il caos trova una sensata organizzazione. I lavori artistici - in un continuo wanderlust tra Occidente e Oriente - approfondiscono anche il tema del limite, pensandolo come opportunità di cambiamento e visto come generatore di “possibilità altra”. In particolare è approfondito il concetto di limite tra realtà e utopia, casualità e causalità.

Dall'incontro con Marco Mancini, colpita dalle parole scritte nel volume Della forza della fragilità, sono stati realizzati particolari libri d'artista che verranno presentati oltre a dipinti, cuciture e assemblage su mappe geografiche, spartiti musicali e tela, in un work-in progress con un forte connubio Arte-Poesia.

Marco Mancini presenterà, oltre al suo ultimo libro, anche una serie di disegni, schizzi, appunti visivi.  Identità, memoria e consapevolezza sono parole che caratterizzano fortemente sia la ricerca di Pozzi Paine' che di Mancini: la mostra riflette anche la forza e lo stupore dell'incontro con l'altro, in una dimensione non convenzionale. Nell'atelier d'Arte di Veronique, un ampio loft in via Bramante 35, saranno inoltre visibili le opere esposte recentemente al Castello Masegra di Sondrio, nell'ambito dell'importante mostra bipersonale "1620-2020. Cosa rimane?", in riferimento al Sacro Macello e al suo carico di distruzione, disarmonia, dolore, morte.

Apertura Atelier : solo ed esclusivamente previa prenotazione- veroniquepozzi@hotmail.it, +39 3355416048