Atto Nostalgico è una mostra collettiva nata dalla collaborazione tra gli artisti Filippo Bamberghi, Benedetta Mori Ubaldini, Roberta Savelli e Germana Senzani. E’ proprio un atto nostalgico che ha mosso nel loro fare arte, una necessità quasi primordiale di ricongiunzione con la natura, una ricerca di armonia e di equilibrio, un desiderio utopico di ritorno ad uno stato simbiotico tra uomo e natura. All’ingresso dello studio, accolgono il pubblico disegni, acquerelli e pitture su seta di Roberta Savelli, che riporta scene di vita quotidiana a stretto contatto con natura e animali, un’istantanea sulla bellezza della relazioni spontanee tra uomo e ambiente naturale, scene di convivialità, in cui la natura fa da sfondo, ma allo stesso tempo è protagonista attivo. Germana Senzani sceglie un approccio differente, plasma una relazione tra uomo e natura attraverso delle sculture antropomorfe in ceramica, che dialogano con elementi naturali. La scelta del materiale non è certamente casuale e richiama ad un rapporto che l’uomo ha con gli elementi naturali da migliaia di anni. Sulle pareti dello studio si muovono, sinuosamente, i serpenti di Benedetta Mori Ubaldini, un’istallazione in rete metallica dalle tonalità verdi e rosacee. Si spostano in gruppo in un giardino che richiama all’iconografia del paradiso terreste, ad un primo contatto idilliaco tra l’uomo e la natura. E’ proprio l’idea di Eden che viene ripresa ed espressa forse nel migliore dei modi in Bamby, un video realizzato in occasione della mostra da Filippo Bamberghi, Roberta Savelli e Benedetta Mori Ubaldini. Il video è il risultato di un montaggio di alcune riprese realizzate con fototrappole a infrarossi. Attraverso il montaggio che vede alternarsi frame di animali e di esseri umani in relazione con l’ambiente naturale che li circonda – in un gioco di comparse, che li vede sfiorarsi ma mai incontrarsi – l’intento degli artisti sembra essere quello di ristabilire un legame uomo natura, talmente spontaneo e immediato da essere andato perduto.