‘Si tesse un percorso sempre differente che da vita ad una trama…’ Il percorso di questa mostra è un viaggio che attraversa differenti artiste, tutte donne, abili tessitrici di relazioni e mediazione culturali sociali; di differenti età con differenti medium espressivi, ma tutte ‘legate’ dallo stesso tema. Le singole scelte fatte in questa mostra proiettano nella mia mente un rimando ad altri collegamenti proprio come in una trama. Scelte accuratamente fatte dalla curatrice Silvia Franceschi che mi accoglie nella palazzina Liberty del suo spazio, Spazio Blue Train la quale ospita la mostra intitolata ‘Trame’. Il concetto di un tessuto o di un libro, richiama intrecci, legami e scambi e vede come protagoniste sei artistз.
Dall’idea dell’artista Giulia Nelli che usa come mezzo il collant, un rimando alle trame, l’idea di intreccio e al valore di ricongiungimento. L’artista italo-olandese Marta Nijuis con l’utilizzo di una stampante 3D e l’uso di plastica di mais riproduce l’ingrandimento delle sue impronte digitali e ricrea dei racconti immaginari suscitati dall’esperienza tattile di ipovedenti. Un lavoro continuo e mutevole dato dalle infinite interpretazioni. Anna Giuntini e il concetto di libro d’artista racconta di un viaggio mai fatto, tram-andato dalla zia attraverso cartoline, foto, note e raccolte di carte antiche. Serena Giorgi e la sua poetica di ridare vita alle cose utilizzando materiali di scarto come spaghi, fili di seta, vecchie carte. Dalle opere di Sonia Scaccabarozzi si evince il passare del tempo, le stratificazioni, la sua produzione usa medium differenti cemento e carta a sottolineare il concetto di scambio, di dialogo e armonia tra materiali opposti . Alessandra Angelini che attraverso il suo lavoro di texiture sottolinea il concetto di staticità e movimento. Il prodotto finale è stato un lavoro collettivo che ha intrecciato le trame di ogni artista coinvolta, creando un libro d’artista sulle tonalità del blu. Colore evocato dal nome dello spazio Blue Train.