Muri non del tutto intonacati, cavi scoperti, numeri annotati sulle pareti, niente porte. Entrando negli ambienti di SPACCA STUDIO si ha l’impressione di entrare in un cantiere: l’edificio mette a nudo la sua struttura nel divenire dei lavori in corso, così come lo studio dell3 cinque artist3 rivendica il suo status di spazio di lavoro e di sperimentazione, privilegiando la natura processuale dell’esperienza artistica. In mostra, infatti, non sono presenti soltanto progetti completi e definiti, ma anche lavori che cercano ancora la propria dimensione, in linea con i propositi di Walk-in Studio. Nell’ambito di una ricerca fotografica finalizzata a rompere l’illusione dell’immagine e a svelarne il supporto, Niccolò Quaresima invita nel suo studio altr3 quattro artist3 (Giacomo Colombo, Stefano Conti, Maria Cristina De Paola e Martina Scala) a ragionare sui limiti della fotografia e sul loro superamento. Il confronto con la materia e la tridimensionalità porta inevitabilmente ad una pluralità di approcci che, coerentemente con le ricerche dell3 singol3 artist3, apre un amplissimo ventaglio di possibilità, ricoprendo gli aspetti più disparati di questa rinnovata cultura dell’immagine. Le opere vengono apprezzate non solo nelle loro qualità visive, ma anche e soprattutto in quelle tattili, termiche, narrative. Macchie di colore celano il ricordo di una torrida estate milanese, mappata con perizia certosina; la fotografia di un diorama della Grotta dei Cervi questiona la natura documentaristica del mezzo fotografico, proponendo all’ossevator3 un paesaggio che si impone come reale senza esserlo; un’ironica analisi delle fake news sui regimi alimentari viene condotta attraverso buste, scontrini e formine per dolci. Persino laddove la fotografia si esprime in una bidimensionalità “classica”, il suo ruolo viene messo in discussione: il referente è frammentato, ripetuto, stravolto, e la forma diventa astrazione. Linguaggi e metodologie si ibridano per trovare una nuova dimensione spaziale, che si immagina vastissima e inesplorata, e SPACCA STUDIO, in quanto laboratorio aperto di sperimentazione, si dimostra il luogo più adatto per portare avanti una ricerca di questo tipo.