Si tratta di una casa-atelier di una coppia che condivide la propria vita artistica e sentimentale e ha trovato in una ex-officina ad Affori il luogo giusto per progettare e realizzare le proprie opere e i propri sogni. Varcata la soglia dell’ingresso, un ampio open space, delimitato dalla cucina e dal divano, si apre lateralmente a due spazi: a destra, l’atelier di John Mirabel (franco-americano), mentre, a sinistra, quello di Francesca Mussi (milanese). Francesca mi ha raccontato il lavoro di entrambз. I due collaborano per diversi progetti fra cui Bidet à Boire, incisioni su bicchieri destinati all’Enoteca La Botte, dove si trova anche lo spazio espositivo Spazio Bidet, fondato da Thomas Ferembach. Anche una grande stampa su alluminio appesa in cucina è una collaborazione: è tratta da una serie di fotografie scattate durante le escursioni a Lipsia, luogo di incontro dз due, rese viola dal passaggio sotto il metal detector in aeroporto del rullino (voglio provare anche io). Inoltre, le Chewing gum, cicche rosa di diverse dimensioni, esposte anche nella Basilica di San Celso. In bella vista, le ultime ricerche personali dз due artistз. John si sta concentrando sulla forma del tirapugni, di cui ha eseguito un esemplare gigantesco in ferro e lo ha appeso al centro del suo laboratorio, «un oggetto pesantissimo, ma che così sembra leggero come una farfalla». Francesca si sta relazionando in vario modo al personaggio di Heloïse, misteriosa proprietaria di alcune risonanze magnetiche ritrovate a Bruxelles. A questa figura è intitolata una serie di stampe realizzate con la tecnica gum print, raffiguranti dei tubi di varie forme in creta, che sono a loro volta chiamati con lo stesso nome. Sempre a Heloïse sono dedicate delle lettere in cui Francesca si esprime in modo personale. Questo le permette di indagare una forma di comunicazione che in realtà non viene utilizzata più, ma soprattutto di concentrarsi sul gesto. Le lettere vengono accartocciate e lasciate in un cassetto aperto, andando a costituire una performance sempre in evoluzione.